Fiamma ben accesa sul sesto posto, merito di Dreon Monica, Gennari e tutte le arancioni

Partita ostica contro una compagine nervosa e smaniosa di punti, il peggio per le orange che hanno tutto da perdere, anche se sulla carta e sul terreno verde si dimostrano alla fine superiori in tutto.
Con gioco ragionato e inizialmente di attesa, come se sapessero che alla lunga tutto si sarebbe risolto positivamente (sesto posto), fanno passare i minuti e le occasioni a vantaggio delle giovani avversarie.
Poi già alla fine del primo tempo alcune occasioni ghiotte culminate con un palo della Giachetto su punizione che le attaccanti arancioni non sono poi riuscite a concretizzare, complice anche la confusione davanti alla porta, con tutte le avversarie in difesa della loro porta.

Il secondo tempo inizia decisamente meglio per l’Independiente che spinge sull’accelleratore e le azioni da potenziale gol si sprecano, merito di una velocità di gioco ora si da squadra superiore.
Al 65° poi la meritatissima rete di Monica Dreon, brava a spingere in rete da pochi passi dopo una serie di tentativi delle furie arancioni. Si deve aspettare l’85° per avere il secondo gol, che Andrea Gennari realizza di testa, inconsueto per lei che fa della velocità e deldribling con palla a terra la sua forza.
Entrano poi le ottime DeMargherita, Fogo, Faudella, Bionaz e il gioco rimane inevitabilmente a favore delle arancioni.

Si registra poi il crescente nervosisto della squadra avversaria, oramai consapevole di non potercela fare, culminato con una serie di amminizioni, curiosa quella del portiere del fiamma che contando ad alta voce i secondi alla rimessa del portiere avversario spinge l’arbitro ad ammonirla o la teatrale rimostranza del capitano delle ‘fiamme’ bianche che porta la terna a fare ciò che avrebbe dovuto fare già dal primo tempo, espellerla; è facilmente pensabile quale sia il suo stato d’animo nel percorrere il tunnel verso gli spogliatoi, tunnel che, vista la gloriosa storia di questo storico impianto nel centro di Monza, ha visto un passato di mille e mille rappresentazioni simili.

Alla fine l’unica fiamma ben accesa sul campionato è quella delle eporediesi, brave a ‘matare’ una squadra che in passato, non scordiamolo, ha vinto anche uno scudetto del campionato nazionale femminile.

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